Il Soccorso Alpino ringrazia chi sta a casa
Dopo il soccorso effettuato a Madonna di Campiglio, ad una guida alpina che aveva effettuato una escursione con le pelli ed aveva accusato un malore, necessitando dell’intervento del Soccorso Alpino, dotati oltre che della normale attrezzatura anche di camici e mascherine, il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico – CNSAS, ha emesso il seguente comunicato.
“In questi giorni, purtroppo, non sono mancati alcuni rari interventi del Soccorso Alpino sulle nostre montagne. Abbiamo deciso però di evitare di darne ampia diffusione tramite social, perché l’incoscienza di pochi non può mettere in ombra il comportamento esemplare di decine di milioni di italiani che – tra le tante piccole e grandi difficoltà che ciò comporta – hanno deciso di rimanere in casa per tutelare sé stessi, per tutelare gli altri e per preservare le forze straordinarie dei medici e degli infermieri del Servizio Sanitario Nazionale. Al personale sanitario, a voi che siete rimasti in casa, ai tanti alpinisti e speleologi che hanno compreso e sono stati capaci di fermarsi: grazie!
Il nostro impegno continua, non solo in montagna o in grotta. In alcuni Comuni italiani infatti, su richiesta dei Sindaci, siamo intervenuti per supportare le attività dei gruppi locali di Protezione civile. Non si tratta di attività abituali per il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico – CNSAS, ma dove occorre ci rimbocchiamo le maniche per aiutare il prossimo.”